lunedì 16 novembre 2009

a veg par la mi stre’ incontr’a la mi guera, sa chesc a chesch in tera, zidanti a chi’m to so’!


Si è svolta sabato 14 con una folta partecipazione di pubblico (e l'assenza della stampa) la commemorazione del 20° anniversario della scomparsa di Benigno Zaccagnini organizzata dall’Associazione Nazionale Partigiani Cristiani. Dopo la Messa in suffragio, celebrata da don Roberto Solera, I partecipanti si sono raccolti nella sala riunioni del Seminario di Ferrara; qui si sono susseguiti gli interventi del Prefetto, Provvidenza Delfina Raimondo, del sindaco Tiziano Tagliani e del vice presidente della provincia Massimiliano Fiorillo. Particolarmente commosso il ricordo di Giorgio Franceschini, presidente ANPC Ferrara e Gerardo Agostini, presidente nazionale ANPC.
In conclusione, il delegato nazionale giovani ANPC, Andrea Rossi, ha sottolineato: “questa iniziativa dei Partigiani cristiani ha contribuito a riunire dopo anni, non casualmente sotto il tetto di una Chiesa, la diaspora democristiana della nostra provincia”.

lunedì 2 novembre 2009

La politica del pernacchio

Finalmente - mai troppo presto - inizia a smontarsi il precario edificio del PD. Anche Francesco Rutelli, come sempre spernacchiato pubblicamente secondo la migliore tradizione agit-prop, ha deciso di dividere la sua strada da quella del nuovo PCI di di Bersani, a cui continua ad andare il nostro indefesso rispetto per l'operazione politica che sta conducendo.

Probabilmente a forza di fare pernacchi (alla binetti, a carra, a rutelli) i queruli cattolici del PD non si sono resi conto - nel frastuono - che ormai sono mosche bianche appiccicate al murales rosso che dipinge l'amico Pierluigi da Piacenza.

Massimo Cacciari, non esattamente un numerario dell'Opus Dei, si anche lui lasciato alle spalle questa inutile e poco esaltante vicenda del "partito di tutti" che è diventato il partito dell'apparato ex DS, con aggiunte (gradite se silenziose) di ciò che fu la sinistra DC.

Siamo curiosi di vedere se anche a lui arriveranno i lazzi e i frizzi dei comici targati sinistra storica. oppure se qualcuno comincerà a capire che a forza di perdere amici, si finisce per restare soli.

lunedì 26 ottobre 2009

Compagni avanti il gran partito....

Così è finalmente finito l'equivoco del partito laico ma anche aperto ai cattolici, rigido sui diritti civili ma anche flessibile nel rispetto delle differenti sensibilità, univoco nella sua voce per relegare nell'armadio la famiglia tradizionale, alla quale sono parificate le unioni di fatto anche fra componenti dello stesso sesso, ma anche tollerante per chi la vede diversamente.

E' arrivato il castigamatti di questo delirio sincretista: Pierluigi Bersani da Piacenza, che ha il compito di ricostruire il nuovo PCI partendo dalle sezioni e dal bagaglio ideologico dell'azionista di maggioranza del PD, ossia i DS. Onestamente era ora che si giungesse ad una semplificazione: i laici e marxisti da una parte, i cattolici, liberali e democratici, dall'altra.

E questo finalmente ci fa assomigliare ad un qualsiasi altro paese europeo, con gruppi che vengono associati a PSE o PPE a seconda della loro collocazione.

Ed ora, cari amici ex sinistra DC, miei compagni di partito nel PPI e nella Margherita, fate l'unica cosa che dovete fare: chiudete le valigie e uscite da una casa che non è mai stata casa vostra. e pure presto.

a.r.

venerdì 25 settembre 2009

viva bersani e la finocchiaro! abbasso dorina bianchi e i cattolici del pd...

Ma sì, viva Pierluigi Bersani e Anna Finocchiaro, che con la stringente razionalità di chi ha fatto parte del PCI hanno detto pane al pane e vino al vino: prima la disciplina di partito, e poi - se non contrasta con il partito - la coscienza individuale. Punto.
Abbasso Dorina Bianchi, povera stella, e come lei i cattolici del PD, da Beppe Fioroni a Enzo Carra, che con commoventi sforzi per mesi hanno cercato di darla a bere ad un popolo elettorale, che oggi sta finalmente dicendo la sua; altro che "terza via", altro che "unione delle migliori tradizioni riformiste italiane". Ma chi poteva credere a queste buggerate, a queste piramidali sciocchezze? Il PD ha da essere quel che deve essere, ossia un partito socialdemocratico, alternativo al centro e alla destra. E pertanto non poteva avere altro schema di valori delle grandi forze socialiste del resto d'Europa, specie su diritti e libertà civili, valori, etica, ecc....
Bravo Bersani, quando dice che vede per il futuro un sistema di alleanze con il centro cristiano democratico, partendo quindi dal presupposto che i cristiani democratici fanno (e faranno) parte di un altro partito, e che se per caso ce ne fosse qualcuno nel PD, sarà bene che capisca l'antifona: è ospite, e come tale si adatti agli usi e ai costumi di casa.
Su Dario Franceschini, il cattolico favorevole alla RSU486, in quanto il famigerato diserbante per embrioni rende "meno traumatico" l'aborto, credo sia inutile ogni commento. Anche perchè parliamo di un segretario uscente, che forse non è mai stato "entrante". Meglio così.
a.r.

mercoledì 2 settembre 2009

Siate cattolici, ma senza disturbare... (il caso Boffo)

La vicenda che ha coinvolto il direttore di “Avvenire” Dino Boffo addolora noi come tutti quelli che prendono Messa credendo a quel che fanno, e non perché devono farsi vedere nelle prime panche delle chiese.
Le rivelazioni – o presunte tali – su alcune non commendevoli vicende che hanno coinvolto questo giornalista ci fanno chiedere se la prima delle virtù cardinali, ossia la prudenza, non sia in qualche modo stata trascurata da alcuni degli attori che presiedono alle scelte editoriali del quotidiano della CEI. Ci si chiede, in un mondo dell’informazione che ormai fa carne di porco delle vite private e pubbliche dei cittadini, se proprio non era possibile evitare di trovarsi in questa situazione che desta amarezza in tutti i credenti e praticanti.
Detto questo non è possibile non sottolineare la “geometrica potenza” di questi attacchi alla comunità cattolica italiana, la quale, a mesi alterni, prende bastonate mediatiche (e non) una volta dagli anticlericali di sinistra per le ormai leggendarie “ingerenze vaticane” nella vita politica italiana su etica e famiglia, e adesso pure dai non meno virulenti laicisti pseudoliberali, per le altrettanto incredibili “ingerenze vaticane” nell’ambito della politica di contrasto dell’immigrazione, la quale – come è evidente – si sta trasformando in una orribile carneficina, che disonora noi e la nostra tradizione.
Tutti o quasi consigliano ai cattolici, con le buone o le cattive, di stare il più possibile zitti, per non turbare la sonnolenta coscienza del paese. Noi, dal nostro modesto scranno, consigliamo a questi (cattivi) maestri di andarsi a rileggere come sono finiti quei regimi in cui la chiesa e i cattolici erano invitati al silenzio. In genere, se trascurata, la storia si ripete.

a.r.


giovedì 27 agosto 2009

inedito (2° puntata)

di seguito un altro intervento ritenuto inopportuno dalle redazioni dei quotidiani ferraresi:

"... in questi giorni si susseguono le dichiarazioni di intenti dei maggiori esponenti del PD in merito alle candidature per la segreteria del partito. Fra queste, quella di Marcella Zappaterra mi è parsa interessante perché – finalmente – mette al centro dell’attenzione un punto da altri largamente trascurato, ossia la presenza cattolica all’interno del partito guidato da Dario Franceschini.
Con una sensibilità non trovata altrove la Zappaterra si chiede se base e vertici dell’ex PCI abbiano davvero capito che partito nuovo non voleva dire DS allargato. La risposta, per quel che mi riguarda è “no”, sia localmente che a livello nazionale.
Il PD nasce purtroppo da un equivoco, quello dei “due riformismi”, cristiano e socialista, che due erano, distinti e separati da storia, memoria e tradizioni, almeno da cent’anni. Con questo non vuol dire che uno fosse migliore dell’altro, ma semplicemente che non avevano motivo di fondersi in un unico partito. Fin dai primi del ‘900 le cooperative bianche e quelle rosse rappresentavano mondi diversi, spesso conflittuali fra loro, a Ferrara come nel resto d’Italia. DC, PCI e PSI hanno percorso strade distinte per mezzo secolo, e quando il partito dello scudo crociato decise la svolta del centro sinistra, lo fece cercando alleanze e non di certo pensando di fondersi con il partito di Nenni o con il PSDI di Saragat. La solidarietà nazionale a cavallo nella feroce stagione del terrorismo, non volle dire la nascita del partito unico DC-PCI, e per finire con la seconda repubblica, l’Ulivo di Romano Prodi rappresentava anime diverse senza che a nessuno venissero richieste abiure sul proprio schema di valori. Per non parlare del resto d’Europa, dove non esiste un solo paese dove socialisti e popolari si siano uniti in una sola formazione politica. Un conto sono le alleanze, come la grande coalizione di Angela Merkel, un conto le fusioni, che pregiudicano il presente e mettono una seria ipoteca sul futuro.
Come si fa a costruire un partito unico essendo d’accordo sulla costruzione di strade asfaltate, ma non su cose come famiglia, vita, etica? Per fare un partito unico, che quindi prevede una sua disciplina interna basta che entrambe le anime del movimento vogliano un welfare dignitoso, una seria politica di integrazione e un po’ più di sobrietà nella vita politica?
E per fare un esempio, mi si lasci constatare il silenzio assordante di Tiziano Tagliani e degli altri cattolici ferraresi del PD sul fatto che, come è stato recente riportato sui quotidiani, l’USL di Ferrara sia all’avanguardia nei protocolli di utilizzo della RU486; dipenderà dal fatto che una parte del suo partito la ritiene una grande conquista civile, e un'altra la vede come un diserbante per embrioni?
Come è evidente non è la politica a dividere Bersani da Franceschini, ma è la storia, la quale si può dimenticare, mettere alla porta o sotto al tappeto, ma pur sempre pesa come un macigno sul presente e sul futuro del Partito Democratico".

lunedì 3 agosto 2009

viva Joseph Goebbels!

E poi si dice che anche quella landa desolata che è l'Italia non si stia avviando verso una stagione luminosa e progredita: con la RU486, abbiamo finalmente il pesticida antiembronale di stato, evidente segnale del nostro avanzare nella direzione che Joseph Goebbels auspicava settant'anni fa per l'intera europa.

C'è voluto un pò di tempo, ma l'intellettuale tedesco, dall'aldilà, potrà senz'altro gioire per i progressi al fine di avere una razza finalmente depurata da ogni elemento deteriore. Anche nel paese da lui definito come "una nazione di zingari", il futuro inizia finalmente a farsi strada.

non è mai troppo tardi, camerata Reichsleiter. Abbi fiducia per il domani. Heil!

a.r.

giovedì 23 luglio 2009

Good night and good luck

Dopo qualche riflessione, e nonostante la batosta elettorale subita in provincia di Ferrara, non riusciamo a rinnegare la scelta che ci ha condotto fuori dal PD. D’altronde è difficile appassionarsi a un dibattito – quello interno ai democratici – in cui sono desolatamente assenti argomenti come vita, famiglia, valori, etica. Cosa ci può interessare del sapere se le ricette anti-crisi di Franceschini sono migliori o peggiori di quelle di Bersani, se entrambi non hanno detto una singola proposizione sulla questione della fecondazione assistita? Come appassionarsi allo scontro all’arma bianca fra ex DC ed ex PCI, convenuti peraltro nello stesso partito per libera scelta, non per costrizione, se nessuno dei due contendenti ha speso una parola su cosa si intende fare per le famiglie naturali (o se esse in qualche modo esistono nel loro universo di argomentazioni)?
Davvero, se l’Atene del partito cattolico identitario piange (specie a Ferrara), Sparta, ossia il PD non ride, neppure nella provincia estense dove al secondo turno ha stravinto dappertutto (fuorché dove l’arretratezza economica non regna sovrana, ossia ad esclusione dell’alto Ferrarese). Gli uomini e le donne della nuova giunta non ci pare brillino per caratteristiche personali, semmai dimostrano un notevole acume nell’arte di non rimanere senza seggiola nonostante le restrizioni nel numero complessivo degli assessorati.
Se non fossero tempi di crisi, questi sarebbero peccati veniali; oggi giocare sulle poltrone di enti derivati, municipalizzate o agenzie d’ambito mentre la disoccupazione cresce, ci pare inverecondo assai. Ma pare che al popolo nostrano questo non presenti particolari problemi: ad Argenta, che fu lo scenario del peggiore crack cooperativo italiano non più tardi di un lustro fa, il centrosinistra è addirittura cresciuto. Meglio così: contenti loro, contenti tutti.
Good night, and good luck.

venerdì 3 luglio 2009

E' arrivato Giovanni!

Ben arrivato a Giovanni, arrivato a Padova il primo luglio scorso, perchè all'ospedale di Ferrara pare abbiano fatto un pò di casino.

Meglio così: un figlio nato a mezzo chilometro dalla basilica del Santo, ha ottime protezioni altolocate....

a.r.

lunedì 22 giugno 2009

è andata...

stavolta gli straccioni di valmy hanno perso; un bel problema opporsi ad uno schieramento in cui si va a votare perchè "lo dice il partito" senza sapere che si vota per un ex DC (a bologna e ferrara). Non tutti si possono permettere i pullman per portare a votare gli ultra ottantenni, ossia lo zoccolo duro.

pazienza: ci vorranno 30.000 cinesi, come a Prato, per comprendere la necessità di un cambio di guardia?

ai posteri...

a.r.

sabato 20 giugno 2009

Rino Conventi scrive per noi!!

Riportiamo un intervento dell'amico Rino Conventi: buona lettura!

Vasco Errani: “noi e gli altri”

Marcella Zappaterra ha appena terminato la sua campagna elettorale per il ballottaggio: ha scelto Comacchio e ad accompagnarla il presidente della Regione Emilia-Romagna, Vasco Errani.
Marcella Zappaterra si può dire che ho imparato a conoscerla durante la campagna elettorale, pur avendo condiviso con lei gli ultimi 5 anni di consiglio provinciale; troppo esigui i suoi interventi anche soltanto per riuscire a costruirmi un parere articolato.
Il presidente Errani lo conosco meglio e lo considero un politico che ha saputo proporsi con un certo effetto: gli riconosco un'innegabile capacità di calamitare le attenzioni, parlando alle platee dei temi di cui queste vogliono sentirsi parlare.
Questa sera, forse perché non immaginava che alla chiusura della campagna elettorale del Pd avessero potuto intrufolarsi estranei o più banalmente, perché alla lunga si perde l'ispirazione, ho assistito ad un intervento che non è facilmente qualificabile.
Aldilà della chiosa sulla opportunità di mantenere sintonia politica fra regione, provincia e comuni (la logica dell'isolamento politico di chi non si omologa), nell'intervento, per altro breve, più di dieci volte ha sottolineato la dicotomia politica “noi e gli altri”.
Locuzione nella quale se è facile comprendere a chi si riferisca per i primi, risulta altrettanto agevole individuare i secondi: il resto del mondo.
“Gli uomini del centrodestra non amano il proprio territorio: per questo motivo, nel governarlo non lo valorizzano e lo deturpano”: pensavo a tutti quei comuni nei quali amici sindaci non di sinistra, hanno creato veri e propri modelli amministrativi: penso a Pariali, alla Neda, a Verri, a Fava, Casalicchio e tutti gli altri e non mi raccapezzo con le affermazioni del presidente della Regione.
Non un accenno sulle strategie e le sinergie regione-provincia (se non la citata liason politico-partitica), se non si escludono la citazione della vicenda Ospedale S.Camillo, vicenda condotta in maniera tutt'altro che esemplare dal suo assessore Bissoni e la partita turismo, fondamentale per Comacchio ed il suo territorio.
Errani, sussurrando di accettare il rischio di attirarsi antipatie, ha affermato che “non si costruirà più”; naturalmente, aggiungo io, fatto salvo tutto quanto prevede il vigente PRG: poi, ci sarà spazio solo per le palafitte in mare...
Il resto (15 minuti dei 20 totali), ragionamenti generali sulla moralità di Berlusconi, sull'inadeguatezza del governo ad affrontare la crisi mondiale e, soprattutto, un continuo richiamo ad Obama, nel quale Errani si impersona senza mezzi termini: la Regione da lui presieduta diventa d'incanto il 51 stato degli USA, tanta la condivisione di vedute strategiche di governo.
Senza alcuna ombra di presunzione, preconcetto o polemica, mi sento il diritto di affermare di avere aspettative più alte sia da chi la Regione la presiede e la governa da quasi dieci che da chi si candida a presiedere questa Provincia (e badate, non ho detto a governarla): non è solo una questione di stile, ma proprio di sostanza.

mercoledì 10 giugno 2009

cucù cucù i mangiapreti non ci son più!

Se non credessimo alla Provvidenza, verrebbe da dire che "chi tocca i preti muore" (almeno politicamente). Chi si ricorda le tirate anticlericali di Enrico Boselli? Questo mite riformista nel 2008 fece una campagna elettorale incentrata sull'attacco alla Chiesa, ossessiva, martellante, ben spalleggiata dagli immancabili amici dello UAAR, altri elemente che hanno la singolare capacità di portare a cifre da prefisso telefonico tutte le forze politiche a cui si avvcinano. E infatti il glorioso partito socialista dopo oltre cent'anni sparì dal parlamento italiano.

Le ultime europee e amministrative confermano ampiamente come l'elettorato scantoni in modo sistematico i laicisti e i loro amici libertari di ogni colore. Pannella, Bonino e Capezzone nonostante la loro soffocante presenza in ogni dove nei media, dopo essere spariti dal parlamento nazionale, salutano pure quello europeo, mentre il noto politologo Gianfranco Pasquino, che della laicità dello stato aveva fatto la sua bandiera di candidato sindaco a Bologna (città che non ci pare insidiata dalle mire vaticane, ma tant'è...) è stato anch'egli punito senza pietà dagli elettori. Per la cronaca: anch'egli si era avvicinato inopinatamente alla sede dello UAAR bolognese (chi ha orecchie per intendere...).

Insomma gli italiani sono assai migliori di come una minoranza chiassosa ed estremista vuole rappresentarli.

poi vedremo dopo i ballottaggi...

a.r.

lunedì 1 giugno 2009

votate bene!

"Commette peccato mortale chi con il voto favorisce le dottrine materialistiche ed atee"

(Cardinal Giuseppe Siri, marzo 1948)

Suvvia, amici, perchè doverci trovare ad accusare i nostri peccati in confessione dopo il 7 giugno, quando è sufficiente votare bene prima?

a.r.

lunedì 25 maggio 2009

basso impero

Il bisogno aguzza l'indegno, diceva Flaiano. E il bisogno di voti aguzza il peggio. Abbiamo quindi, nella civile emilia romagna, espponenti di destra che vanno a guardare casellari giudiziari dei propri avversari, esponenti di forze plurali e progressiste che si vanno a spulciare chi ha messo le firme per la presentazione delle liste altrui o che mandano e-mail di propaganda ai dipendenti comunali; immaginiamo che le conoscenze di questi dati siano state erogate dallo Spirito Santo, visto che la privacy dovrebbe valere per tutti. Ci sono i profilattici regalati da esponenti di liste laiche che appoggiano candidati di estrazione cattolica, e liste di appoggio a candidati cattolici, composte da cattolici che però si firmano laici e di sinistra, tutti in affanno perchè il pericolo reazionario e clericale è all'uscio in tutta l'emilia rossa. brrrr....
boh. che dire? aspettiamo e vediamo. resta vero il detto "dimmi con chi vai e ti dirò chi sei".

appunto.

a.r.

giovedì 30 aprile 2009

per opportuna conoscenza: al peggio non c'è limite...

non necessita di traduzione:

Inaceptable iniciativa en el Parlamento español contra el Papa
Europa Press informa en un despacho del día 28 de abril de la admisión a trámite por la Mesa del Congreso de los Diputados de una iniciativa de ICV, en la que propone que se reprueben "públicamente" las declaraciones efectuadas por el Papa Benedicto XVI sobre el SIDA y el uso del preservativo en su reciente viaje por África, y se eleve una protesta formal a la Santa Sede.
Se trata de una injerencia inadmisible del máximo órgano de representación de los partidos políticos en lo que constituye la más básica misión de la Iglesia: enseñar la doctrina católica, constituyendo un intento de coartar su libertad y una ofensa a todos los católicos. La iniciativa, además, ha contado con el apoyo de las diputadas del PP Celia Villalobos y Ana Pastor.
Exigimos la retirada inmediata de dicha iniciativa, su rechazo por parte del Parlamento y declaramos nuestra pública e inquebrantable adhesión a Su Santidad en el desempeño de su misión.

Secretaría de Comunicación CTC

mercoledì 15 aprile 2009

viva la rai!

in tutta sincerità segliere tra due raffinati intellettuali e vignettisti come Vauro e Forattini, è davvero come scegliere fra il vomito del gatto e la cacca di gallina. Con la differenza che il presunto autore di satira vicino al governo non lo paghiamo col canone.
Evidentemente da parte del PD c'è più sensibilità per il barbuto autore di giulive bischeraggini in casa Santoro che per il fatto - ad esempio - che la CISL come la UIL stanno vivendo una stagione di pesante campagna denigratoria da parte di un sindacato, la CGIL, che ha goduto della presenza del segretario Dario Franceschini alla sua recente manifestazione romana.

Sic transit...

r.

venerdì 20 marzo 2009

abbasso gli ipocriti governanti del civile occidente!

viva il papa che dice la verità:
- abbasso gli ipcriti governanti dell'unione europea e degli USA che con una pioggia di goldoni e il finanziamento a chi usa l'aborto come strumento di regolazione delle nascite si tolgono il pensiero dell'africa.
- abbasso l'ipocrisia dell'occidente sazio che in fondo considera bestie gli africani, esattamente come duecento anni fa, e per questo li tratta da bestie, ossia da gente che ha istinti bestiali e che quindi va regolata a suon di preservativi.
- abbasso gli opinionisti e i giornalisti laici e libertari, con una puzza sotto al naso da ammazzare un bue, che l'africa l'hanno vista solo a malindi, ma che predicano e danno lezioni farisaiche su cosa andrebbe e non andrebbe fatto in un continente che hapiù vitalità di tutte le redazioni d'italia.
- abbasso i politici timidi a dire quel che pensano, perchè non è politically correct, e doppiamente abbasso se sono politici di ispirazione cattolica, dove il cattolicesimo adulto si estrinseca nell'ignoranza di cosa dice il magistero della chiesa.
- abbasso il comune sentire, abbasso i santi principi dell'educazione sessuale a misura di bestia, dove si educano i giovani solo a lubrificare bene le parti intime.
è quaresima: preghiamo, convertiamoci, riflettiamo. e confessiamoci, spesso.
a.r.

mercoledì 11 marzo 2009

Una indigesta bistecca alla fiorentina

Chi avesse avuto la pazienza di attendere nuove prove del fatto che il PD risulta essere unito su tutto, fuorché su bazzecole come famiglia, vita e morte, può aggiungere da lunedì 9 marzo l’ulteriore CDD (come dovevasi dimostrare).
Nello scenario del glorioso palazzo Vecchio in Firenze, infatti, è andato in scena l’ennesimo spappolamento del partito oggi guidato da Dario Franceschini. L’incipit dell’inglorioso spettacolo è stata la proposta di concedere la cittadinanza onoraria (per motivi a noi sconosciuti) a Beppino Englaro; fermo restando che un consiglio comunale può discutere di tutto, dalle misure delle formicole alla fisica quantistica, la giunta guidata da Leonardo Domenici quella funesta sera doveva evidentemente essere a corto di argomenti più importanti, forse segnale che la città gigliata ha già trovato soluzioni adeguate a questioni – senz’altro secondarie - come sicurezza, scuola, famiglia, educazione civica, turismo, servizi alla persona, viabilità e cultura.
E così, tra gli "evviva" di una maggioranza radicalsocialexcomunistalaicista, il padre della povera Eluana è divenuto cittadino onorario del capoluogo toscano, mentre i democratici hanno votato a favore, contro e si sono astenuti, il tutto contemporaneamente.
Come poi in genere accade a questa poco fortunata formazione politica, una volta toccato il fondo, invece che risalire si inizia a scavare; così, invece di applicare l’immortale detto dantesco “il bel tacer non fu mai scritto”, il capogruppo PD in consiglio comunale Andrea Barducci, ha pensato bene di polemizzare con l’arcivescovo di Firenze Giuseppe Betori.
Quest’ultimo si era permesso di esprimere la sua (e nostra) perplessità sul fatto che non si comprendevano i preclari meriti del padre di una donna morta per disidratazione, se non quello di aver perseguito con ostinazione l'obiettivo del suo trapasso.
Invece che lasciare che quantomeno il silenzio coprisse la non esemplare vicenda, il Barducci ha pensato bene di apostrofare arcivescovo e curia fiorentina, lanciando le consuete e fruste accuse di ingerenza nelle questioni della civile e laica amministrazione comunale. Insomma, come altrove, la Chiesa va bene se fa elemosine e se sta zitta e quieta. Tertium non datur.
Povera la buonanima di Giorgio La Pira! E nel suo piccolo, povero Matteo Renzi, candidato sindaco PD e cattolico "senza se e senza ma"; rammentando un indimenticabile dialogo fra Renzo Montagnani e Gastone Moschin nel film “Amici miei”, verrebbe da dirgli: “Questo gliè un calvario, non una scampagnata!”

a.r.

lunedì 23 febbraio 2009

occhio all'incenso...

Siamo sempre stati legati a Dario Franceschini da un vincolo fatto di stima, rispetto e affetto. Eppure lo scenografico "giuramento" del neo eletto segretario del PD, fatto davanti al tragico muretto del castello estense, che vide le pallottole degli squadristi veronesi, padovani e ferraresi troncare le vite di numerosi cittadini innocenti nella notte del 15 novembre 1943, non ci provoca battimani o lacrime di commozione.
Diverse sono le stonature.
Sarà per questioni di sensibilità, ma se un giuramento bisognava fare (e non se ne capisce la necessità) perchè non farlo a San Biagio di Argenta, dove su iniziativa dell'associazione partigiani cristiani è stata restaurata la lapide dedicata a Giuseppe Stefani, primo segretario della DC clandestina, rapito e ucciso nel marzo 1944 dai fascisti ferraresi, e poi gettato nel fiume Reno?
Poi, ferma restando la necessità di tutelare i valori della costituzione, davvero "la laicità dello stato" è uno dei valori che va tutelato, perchè in qualche modo è "aggredito" (?) ma da chi? dove? dalle sacrosante parole dei vescovi, che sempre più sono costretti a far supplenza a silenziosi politici di ispirazione cattolica, o controbattere le tesi di cattolici "adulti" che cercano "le alte sintesi" su questioni come la vita, la morte o la famiglia?
Per finire, un ammonimento. Non si può sitracchiare la storia della DC e dei suoi uomini dove e come si vuole. Benigno Zaccagnini, che fu partigiano combattente e leader della sinistra democristiana, ricordava spesso come "l'ora più buia" fu quella successiva alla liberazione, quando dopo aver sconfitto il fascismo, la democrazia si trovò nuovamente in pericolo vista l'azione tutt'altro che pacifica delle forze comuniste, specie in Emilia Romagna.
Cosa sanno di questo i tanti che si affollavano ad applaudire sul corso, a Ferrara? Non sarà che, come confessava un gregario di una certa età "ci siam venuti perchè ci hanno portati"?
L'ambasciatore Giuseppe Salvago Raggi chiuse la sua lunga carriera diplomatica quando, a metà degli anni '30 fu interrogato da Benito Mussolini su quale fosse a parer suo il gas più tossico. La sua risposta fu "l'incenso, eccellenza".
Caro Dario, occhio all'incenso: va bene solo a Messa e a piccole dosi...
a.r.

martedì 10 febbraio 2009

C'era una volta...

C'era una volta un partito, che si chiamava Democrazia Cristiana. Era un partito popolare, di massa, che conteneva diverse anime, fra le quali si faceva notare per spirito propositivo e ampiezza di vedute quella chiamata "sinistra DC", o corrente di Base.
In questa componente militivano gentiluomini, come Benigno Zaccagnini, studiosi che vedevano lontano, come Amintore Fanfani, autentici profeti del loro tempo, come Giorgio La Pira, e anche martiri della democrazia come Aldo Moro e Vittorio Bachelet.
Oggi una opinione pubblica disorientata, giornalisti smemorati e alcuni politologi forse non in perfetta buonafede vorrebbero farci credere che quella DC e quella sinistra DC erano composte da uomini che seguivano il magistero della chiesa se ne avevano voglia, che ascoltavano i vescovi solo se gli andava e che consideravano il Papa un ornamento, specie quando parlava in materia di fede.
La verità sta altrove. Le persone di cui abbiamo detto, e decine, centinaia, migliaia di altre che di quel partito facevano parte con incarichi politici erano credenti, leali collaboratori della Chiesa, della sua dottrina e dei suoi pastori. Erano uomini e come tali sbagliavano, come tutti noi. Ma nessuno di essi si arrogò mai il diritto di dire e fare cose in nome di una presunta "libertà di coscienza" o del "senso laico delle istituzioni", in contrasto con la fede che praticavano.
Ci hanno detto che la vecchia DC non si sarebbe comportata come questo governo sulla vicenda di Eluana Englaro. Ed è vero, perchè semplicmente una questione come quella dell'eutanasia avrebbe trovato un partito intero contrario e compatto a difendere la vita, e più degli altri le persone che sopra ho riportato, le quali sempre, in scritti e discorsi, affermarono che la vita è valore supremo.
Quel partito, quella sinistra democristiana avrebbe evitato l'ultima stazione del calvario che si è consumata il nove febbraio.
Quel partito, quella sinistra democristiana non avrebbe conosciuto "alte sintesi" su questioni come la vita e la morte, e avrebbe ben saputo con chi stare fra chi voleva Eluana viva e chi la voleva morta.
Purtroppo però non esiste più ne' quel partito ne' quella corrente. Esistono persone che ne facevano parte, e che oggi paiono - almeno a chi scrive - confusi e disorientati, più attenti alle ragioni di partito che a quelle della fede. E che ora osservano la morte senza gli strumenti per capirla, per trarne una lezione.
Occorre altro per farvi capire che siete nel posto sbagliato?
Rinsavite. E' ora.
a.r.

domenica 8 febbraio 2009

gran finale: lo scontro di culture.

e così "gran finale": a margine dell'atroce agonia di Eluana Englaro, siamo arrivati con tutta chiarezza allo scontro di culture.

attrezziamoci, cari amici.

a.r.

giovedì 22 gennaio 2009

mercedes, un marchio di qualità

Nella truce e mortifera vicenda di Eluana si aggiunge al coro dei tanatofili la democratica (nel senso che è compagna di partito di Beppe Fioroni, Dario Franceschini, Enzo Carra... parliamo del PD) presidente della regione Piemonte, Mercedes Bresso, la quale oggi dichiara, con notevole senso della misura e altrettanto rispetto per le opinioni altrui, che:
"In Italia non viviamo in una repubblica di ayatollah, nella quale il diritto religioso fa premio sul diritto civile".
Questo perchè il cardinale Severino Poletto si era limitato a rammentare cose che in teoria sanno pure i sassi, ossia che i medici hanno diritto ad esercitare l'obiezione di coscienza, specie in un caso come quello della Englaro.
Nel porgere i complimenti alla Bresso per lo "stile Mercedes", ci chiediamo se questo è un ulteriore esempio di cosa intendano per "incontro fra culture" i leader dei DS entrati nel PD.
Visto da fuori questo partito è uno spettacolo da circo equestre. Chi è dentro ci faccia sapere come la vede; parliamo ovviamente dei cattolici praticanti. I "cattolici adulti" ossia quelli ai quali il catechismo va bene solo nei giorni pari-lato dispari, sappiamo già che hanno fatto le loro "alte sintesi".
a.r.

giovedì 15 gennaio 2009

Lo accendiamo?

http://costituentedicentro.com/index.html

per ora c'è questo sito, pieno di buone intenzioni.
iniziamo ad "accenderlo"? o finisce come i "teodem"?
Se è una cosa seria, iniziamo a riempirlo. Anche perchè pare che siamo in diversi a non poterne più di "alte sintesi" che ormai sono calci negli stinchi per chiunque venga dal mondo cattolico democratico.
Anzi si torna indietro a mò dei gamberi, con qualcuno che inizia a chiedere, come se fossimo all'epoca dell'opera dei congressi, cent'anni fa, se un cattolico in politica può dimostrare o no "apertis verbis" il suo essere cattolico.
E questo per cosa? per dei sindaci? per dei vicepresidenti di provincia? per delle presidenze in enti derivati o municipalizzate?
Amici cari, a me i piatti di lenticchie piacevano poco a capodanno. Figuriamoci fuori stagione....
r.